giovedì 19 novembre 2020

ECATE, OGGI



ECATE, OGGI
Sorveglia il prossimo tuo come te stesso

un progetto di Salvatore Insana per un'opera tra documentario, fotografia e videoarte
con il sostegno del MUST - Museo del territorio di Vimercate
nell'ambito di V_air 2020




HECATE, TODAY is an investigation into visual anthropology and transformations of the imaginary, carried out by observing the urban landscape of Vimercate, a small town in Lombardy, Italy, and comparing the pervasive control of the territory by modern surveillance and satellite tracking systems with the function of ancient divinities responsible for protecting travellers, such as Hecate, who gives the work its title.
Where is Hecate today? Who has she become? What is the relationship between those who guard and those who are guarded? What signs/signals protect "wayfarers" today?
Who is it today that watches our path, our passage? No longer a goddess, but an increasingly complex system of surveillance cameras, of visible and invisible mechanisms of manifest security and insecurity. Satellite and GPS systems show us the way with ease and apparent gratuitousness. Is the fact that we can no longer get lost a real relief?

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Un'indagine tra antropologia visiva e trasformazioni dell'immaginario su una figura ancestrale trasformata nella contemporaneità in un tangibile segnale presente in modo sempre più pervasivo in ogni spazio pubblico. Tra controllori e controllati, check point e panopticon, pre-visioni e pre-veggenze, guide, protettori e ausiliari, tra direzione del traffico e dinamiche di un sinistro, sorveglianze amate, aree sottoposte, zone d'ombra, trappole audiovisive, pericoli fuoricampo, incertezze sul cammino, pedinamenti, appostamenti.

Chi ti impediva, un tempo, di perderti? Chi seguiva il tuo cammino e ti proteggeva?
In epoca pre-cristiana, attraversando la mitologia greca e romana fino ai rituali di carattere sincretico tipici di alcuni culti africani, la dea Ecate, posta spesso nei trivii e raffigurata trimorfa, con tre facce diverse, era indicata come una figura dalle influenze fra loro assai diverse, dalla dimensione della purificazione alla tutela delle transizioni, passando per la funzione apotropaica dei suoi simulacri. Dea degli incroci, dei trivi, ma anche dei cicli lunari e dei viaggi, Ecate era anche una divinità psicopompa, capace di viaggiare nel mondo dei vivi e in quello dei morti, accompagnata da spettri, da cani, dotata di tre volti e di tre età. L’immagine che ne emerge è quella di una divinità ambigua, di una protettrice dalla quale occorre anche proteggersi. Ben visibile a chiunque, la dea godeva anche di numerosissime piccole edicole o tempietti edificati dagli stessi privati davanti alle abitazioni, la cui soglia era da lei sorvegliata e protetta.


Dov'è Ecate oggi? Chi è diventata? qual è il rapporto tra sorvegliato e sorvegliante? quali
segni/segnali proteggono oggi i “viandanti”?
Chi è oggi che sorveglia il nostro cammino, il nostro passaggio? Non più una dea, ma un sistema sempre più complesso di telecamere di sorveglianza, di meccanismi visibili e invisibili di sicurezza e insicurezza manifesta. Sistemi satellitari e gps ci indicano il cammino con facilità e apparente gratuità. Il non riuscire più a perdersi è un vero sollievo?
Come si comporta oggi un corpo al momento di scegliere una direzione? La fascinazione verso nuove icone, nuove immagini fa sopravvivere comunque pratiche legate ad una protezione magica cerimoniale? Possono gli odierni sistemi di sorveglianza sostituire oggi quel portato magico? 
Quali sono oggi, a Vimercate (ancora) luoghi e simboli di ri-ferimento per il cammino, a partire dalla fascinazione di Ecate in rapporto ai luoghi di passaggio, tra l'incertezza delle prospettive concernenti il futuro e la pressione esercitata sugli individui da parte di forze naturali e sociali non controllabili. Quale rapporto plastico ed energetico si sviluppa nella dialettica tra spazio e corpo? Come il paesaggio influenza e modella le azioni?

 

C'è qualcuno o qualcosa che facilita le tue scelte come cittadino e essere umano? chi ti fa da guida in città?
ho svolto una esplorazione dello spazio urbano di Vimercate, indagando le relazioni tra architettura e corpi umani, tra segni tangibili del passato e luoghi che, nella loro trasformazione, hanno perso qualsiasi connotazione che li possa rendere ancora "tipici" e riconducibili ad una specificità territoriale. 
Le persone che ho intervistato mi hanno aiutato a individuare luoghi, simboli e dinamiche interne alla città oggi e in passato
Giocando con ironia e paradosso, "appostandomi e aspettando" ho sorvegliato le numerose telecamere recentemente installate nel centro cittadino, osservando quanto si facciano notare o si nascondano al passeggio cittadino.  [controlla chi ti controlla?]


Le due facce dell'ambigua medaglia: la sicurezza percepita che può nascere dal rassicurante sapere che c'è qualcuno/qualcosa che segue il tuo cammino e può eventualmente ricostruire ogni azione svolta si scontra o incontra con il rischio di limitazione di libertà che un controllo troppo stringente può indurre, modificando in modo conscio o inconscio il proprio comportamento