Dehors/Audela presents
DOVE ERA CHE NON ERO
WHERE IT WAS THAT I WAS NOT
WHERE IT WAS THAT I WAS NOT
un'estensione audiovisiva a SPACE-TIME LAPSE
concept SALVATORE INSANA, ELISA TURCO LIVERI
with ELISA TURCO LIVERI
film, editing, photography SALVATORE INSANA
sound from "Gymnasium" by JACOB KIRKEGAARD (borrowed from his album 4 ROOMS, Touch 2006 ©)
video 16:9
Non ci si trova, non ci si ritrova, se non smarriti e sospesi. All'erta, pronti a scattare, il pericolo è fuori campo e non ha segnali. Andare incontro alla luce per esporsi a maggiori rischi. Inquieto tremore d'affrontare l'orizzonte restando a occhi spalancati. Presupporre o presagire l'abisso. Stato ulteriore di non aderenza al tempo presente.
Dove era che non ero di Ivan D’Alberto
Dove era che non ero di Ivan D’Alberto
Dove era che non ero è una visione per antitesi, intrisa dalla lacerante e insanabile frattura fra natura e conoscenza. Attraverso un’atmosfera di sospensione e mistero, attesa e silenzi, ma anche sensualità, idolatria ed impalpabile, innegabile erotismo, Salvatore Insana racconta il valicamento delle “Colonne d’Ercole” da parte di una fanciulla; novella Ulisse attirata dalla Rocca attraverso un percorso iniziatico. Orchestrazione di immagini e suoni così minuziosa da risultare evanescente ed evocativa, perfetta rappresentazione della tensione della Scienza a oltrepassare i suoi limiti affidandosi a ciò che ancora non sa esprimere e riconoscere, ma di cui avverte l’esistenza e l’irresistibile richiamo. Il creato divora la conoscenza che non riesce a sollevare il velo che nasconde i principi governanti l’insondabile universo naturale. Se in superficie il lavoro di Insana offre una lettura di questo tipo un flusso apertamente anticonvenzionale e ribelle percorre il sotto-testo di Dove era che non ero, nel quale il progressivo avvicinamento alla vetta significa anche una costante liberazione sessuale e carnale della giovane donna. Ogni componente della messa in scena - la fotografia onirica, le frequenti riprese dal basso dell’impervia cima, l’accompagnamento sonoro - converge verso la realizzazione di un immaginario opprimente e angosciante, dominato da una sorta di nuraghe, reso da Insana un luogo inviolabile e ambiguo, in continuo conflitto con una realtà umana che non tollera anomalie, difformità e insofferenze. Insana riesce nell’impresa di rappresentare l’indicibile, rendendo questo lavoro un ottimo esempio per descrivere l’inafferrabile, che segna il confine tra razionalità ed esoterismo, tra sogno e realtà. Lavoro visionario per la sua estetica surrealista dove l’inspiegabile perdita di equilibrio della protagonista va letto come segno di smarrimento dell’essere umano di fronte all’immensità dell’Universo.
5-18/4/2014 - Spazio Inangolo, Penne, Pescara, a cura di Ivan D'Alberto;
14/6/2014 - Aliens, Le forme alienanti del contemporaneo, Ferrara;
30/7/2014 - Signes De Nuit festival, Babylon, Berlin
23/8/2014 - Nomadica festival, Capo d'Orlando, Messina;
5-28/9/2014 - Videoscape, Lucca, a cura di Alessandra Ioalé
7-10/10/2014 - Intermediaciones festival, Medellin, Colombia
3-9/11/2014 - Journey, Arebyte gallery, London, curated by Agnese Reginaldo;
15/11/2014 - Festival Pontino del cortometraggio, Latina
selected for Activa 2015, international sound-video-art festival, Kaos Art, Spain
5-18/4/2014 - Spazio Inangolo, Penne, Pescara, a cura di Ivan D'Alberto;
14/6/2014 - Aliens, Le forme alienanti del contemporaneo, Ferrara;
30/7/2014 - Signes De Nuit festival, Babylon, Berlin
23/8/2014 - Nomadica festival, Capo d'Orlando, Messina;
5-28/9/2014 - Videoscape, Lucca, a cura di Alessandra Ioalé
7-10/10/2014 - Intermediaciones festival, Medellin, Colombia
3-9/11/2014 - Journey, Arebyte gallery, London, curated by Agnese Reginaldo;
15/11/2014 - Festival Pontino del cortometraggio, Latina
selected for Activa 2015, international sound-video-art festival, Kaos Art, Spain